Le chiese di Lodè
Per quanto riguarda l’aspetto religioso il nome della villa compare in un registro fatto compilare dal vescovo di Galtellì, don Pedro Pilares, nel 1496. Si tratta di un elenco in cui sono annotate le terre e le chiese di proprietà della mensa vescovile, tra le quali quelle di Santa Croce e di Sant’Antonio da Padova; lo stesso documento assegnava il titolo di parrocchia e il beneficio canonicale alla chiesa di Sant’Andrea. Probabilmente la chiesa era considerata tra le più importanti dell’antica diocesi se lo stesso pontefice Paolo IV, nel 1558, concesse il canonicato della villa di Lodè a Gaspare Plaves, parente del viceré spagnolo.
Varie sono le chiese ricordate dai documenti storici, tra le quali l’antica parrocchiale di Sant’Andrea, l’antica co-aggiunta e attuale parrocchiale di Sant’Antonio da Padova, la ormai scomparsa chiesa di Santa Croce, quella della Vergine d’Itria, della Vergine del Rimedio, dell’Immacolata Concezione e di San Giovanni Battista, si fa inoltre menzione della Chiesa di Sant’Anna in un documento del 1644.